martedì 24 dicembre 2013




Canudos: la guerra nel Sertão del Brasile

Canudos. La guerra nel sertão del Brasile è un romanzo storico di gran­de interesse oltre che di piacevole lettura. L’autore, Mario Contini Ju­nior, ricostruisce attraverso queste sue intense pagine la storia del Bra­sile alla fine del XIX secolo ma non parlando della costa europeizzata e progredita, bensì dell’entroterra primitivo e sfruttato, il sertão incolto, «caratterizzato da un’asperità naturale, dai grandi latifondi, dallo sfrut­tamento eccessivo delle risorse del suolo, e da modelli appartenenti a un mondo in secolare ritardo, fermo a un sistema di valori di stampo feu­dale». La monocoltura della canna da zucchero, la conseguente defore­stazione e l’inevitabile desertificazione portano in breve ad un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita degli abitanti e instancabili lavo­ratori del sertão costringendoli ben presto ad un’emigrazione di massa. Fu all’interno di questo quadro che i fenomeni del cangaceirismo (ban­ditismo sociale che riuscì a resistere fino alla fine degli anni ‘30 del XX secolo) e della rivolta di Canudos diventarono tentativi di accedere alla storia, da parte di quegli individui relegati in un tempo e in uno spazio che dalla storia li escludeva, alla ricerca non solo di una speranza di so­pravvivere ma della propria affermazione come individui umani, dotati di alti valori. Questa è la loro straordinaria storia, una pagina pressoché ignorata da parte dell’Occidente che merita, invece, non solo attenzione ma anche notevole considerazione.